Immaginiamo per un attimo che il cane in foto sia
dotato del dono della parola e che ci parli di sé. Se ciò fosse possibile ecco cosa ci racconterebbe:
"Mi chiamo Ciko e sono un cane tenero e simpatico: nell’ambito di un più ampio progetto a favore dei malati terminali di cancro sono stato scelto per svolgere la mia attività presso l’Hospice “Il Tulipano” dell’Ospedale Niguarda. Lascio ai miei amici medici e infermieri il compito di un aiuto clinico/medico mentre io mi adopero per ricreare il senso di calore di un ambiente familiare dal quale i nostri ospiti sono momentaneamente lontani. Sono felice di constatare che molti malati e i loro familiari sono lieti di passare qualche ora con me e di ritrovare così un sorriso e un po’ di serenità in un momento molto difficile della loro vita. Sono stato addestrato ad essere molto educato e meno esuberante di come vorrei, ho ricevuto le necessarie autorizzazioni burocratiche, sono stato vaccinato contro tutte le patologie conosciute e un veterinario mi controlla regolarmente. All'Hospice tutti mi dicono che sono un cane intelligente e un bravo "pet therapist", è vero, sono molto professionale (quasi sempre), ma chi ha ideato il progetto che mi riguarda sono la dottoressa Daria Da Col e il dottor I. Renzo Causarano dell'Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda di Milano. Ora do a loro la parola per spiegarvi di che cosa si tratta: è vero che sono un cane speciale ma ho anch'io i miei limiti.
"Mi chiamo Ciko e sono un cane tenero e simpatico: nell’ambito di un più ampio progetto a favore dei malati terminali di cancro sono stato scelto per svolgere la mia attività presso l’Hospice “Il Tulipano” dell’Ospedale Niguarda. Lascio ai miei amici medici e infermieri il compito di un aiuto clinico/medico mentre io mi adopero per ricreare il senso di calore di un ambiente familiare dal quale i nostri ospiti sono momentaneamente lontani. Sono felice di constatare che molti malati e i loro familiari sono lieti di passare qualche ora con me e di ritrovare così un sorriso e un po’ di serenità in un momento molto difficile della loro vita. Sono stato addestrato ad essere molto educato e meno esuberante di come vorrei, ho ricevuto le necessarie autorizzazioni burocratiche, sono stato vaccinato contro tutte le patologie conosciute e un veterinario mi controlla regolarmente. All'Hospice tutti mi dicono che sono un cane intelligente e un bravo "pet therapist", è vero, sono molto professionale (quasi sempre), ma chi ha ideato il progetto che mi riguarda sono la dottoressa Daria Da Col e il dottor I. Renzo Causarano dell'Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda di Milano. Ora do a loro la parola per spiegarvi di che cosa si tratta: è vero che sono un cane speciale ma ho anch'io i miei limiti.
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